Coaching per il Top Management

I nostri percorsi di formazione sono dedicati a tutti coloro che occupano posizioni manageriali ed hanno la necessità di aumentare il proprio standing internazionale e crescere nel proprio percorso di carriera.

I NOSTRI PERCORSI SONO ESTREMAMENTE EFFICACI PERCHÈ SI BASANO SU TECNICHE DI COACHING.

La finalità è duplice: sia migliorare la performance linguistica che, contemporaneamente, acquisire competenze manageriali più trasversali, come, ad esempio, esprimersi con cognizione di causa, essere assertivi e capaci di veicolare un messaggio chiaro, potente e convincente, aumentare la credibilità di se stessi e del proprio ruolo.

Che cos’è il COACHING e in che cosa si differenzia da un corso di lingua?

Quando viene proposto un coaching linguistico, è necessario fare attenzione che dietro non si celi un semplice, seppur valido, corso individuale di inglese. La parola Coaching viene spesso sfruttata per conferire prestigio ad un percorso comunque basato su una metodologia “teaching”.

Qual è dunque la differenza?
Per “teaching” si intende un tipo di formazione che va verso un’unica direzione. Il teacher indica su cosa lavorare e trasmette nozioni. Lo studente, in quanto tale, ascolta e mette in pratica.
Il “coaching”, invece, è basato sull’interazione costante tra le due parti che, una volta concordate le finalità, (in base alle esigenze/difficoltà ed aspettative del coachee) mettono in atto un ciclo interattivo continuo. Così facendo, il coach accompagna il coachee nel potenziamento delle competenze, nella presa di coscienza delle proprie difficoltà e nell’individuazione della strada per superarle.

La metodologia è basata sul raggiungimento di obiettivi personali e sull’allenamento attraverso situazioni lavorative concrete.

Perché per un manager è una perdita di tempo seguire un corso di lingua?

L’obiettivo del manager non è migliorare la competenza linguistica fine a se stessa, ma potenziare la sua performance lavorativa.

Il manager non ha tempo da perdere e, un percorso che non raggiunga obiettivi strettamente legati al suo lavoro, è spreco di energie e risorse.

L’interlocutore (il coach) di un manager non può essere un insegnante di lingua ma un trainer esperto che sappia essere all’altezza del contesto nel quale il Manager vive.

Quali sono i benefici del COACHING?

Il Coaching lavora sul perfezionamento della performance reale e specifica (individuata insieme ad inizio percorso) e permette di migliorare notevolmente la capacità di esprimersi seguendo un unico intento: portare le persone verso il proprio obiettivo. Si affronteranno e sperimenteranno le tecniche per essere convincenti, assertivi, capaci di muoversi con scioltezza e consapevoli di quali strumenti comunicativi sono i più indicati per ottenere ciò che si desidera nel proprio ambito lavorativo.

Il percorso è calibrato sull’attività reale e quotidiana del manager. Si lavorerà simulando la propria performance (un meeting al quale partecipare, una presentazione da fare, un progetto da promuovere, un cliente da convincere) per migliorare sia le abilità linguistiche che tutte quelle capacità comunicative che garantiscono la proprietà di linguaggio e lo standing dai quali un manager, esposto perché in carriera, non può prescindere.

Tutto parte dalla simulazione di situazioni reali e dal continuo feedback del coach, che guiderà il coachee nel percorso di miglioramento. Il coachee avrà a disposizione una serie di consulenti (coach) preposti a dare consigli, spunti e indicazioni, utili a gestire le situazioni che il manager è chiamato quotidianamente ad affrontare.

6 buoni motivi per scegliere questo percorso

1.

È fondamentale, per noi, dare concretezza al percorso e raggiungere risultati tangibili. A questo proposito dedichiamo grande attenzione all’individuazione degli obiettivi e alla definizione, insieme al manager, degli ambiti di intervento. Tutti questi punti sono raccolti nella “Checklist” che è il punto di partenza. Una volta concordata, condivisa ed accettata da entrambe le parti, La “Cheklist”, funge da termometro dell’andamento del percorso e viene spuntata ad ogni risultato ottenuto.

2.

Il manager è seguito da un team di esperti coordinati da un Executive Coach. Ciò significa che il manager lavora con un numero selezionato di esperti linguistici ed esperti in comunicazione efficace che, in  base alle esigenze, saranno sempre a disposizione.

3.

Il Coaching non si basa sull’acquisizione di competenze linguistiche fini a sé stesse (come avviene in un corso di inglese classico), ma si concentra sull’aumento della performance lavorativa in lingua inglese, lavorando sull’acquisizione di soft skills.

4.

Non è un corso di inglese ma un corso di formazione manageriale, in lingua inglese. Ciò significa che la lingua è lo strumento per acquisire competenze manageriali.

5.

Le sessioni sono a distanza per non avere limiti nella scelta dei coach che, molto spesso, sono professionisti che operano all’estero.

6.

Non ci sono calendari prestabiliti ma si seguono i tempi e la disponibilità del manager.

La testimonianza di chi ha scelto il coaching

Intervista a Francesco Morelli, Sales Director International Key accounts, DE RIGO

Perché ha scelto questo percorso?


Ho assunto un nuovo ruolo in azienda che comportava per me la necessità di relazionarmi con clienti inglesi ed internazionali. 
Nel primo caso, la necessità era di rafforzare la comprensione della lingua, evitare i fraintendimenti che spesso si verificano durante conference call o meeting e migliorare sensibilmente la capacità di espressione durante trattative complesse. 
Per quanto riguarda le attività internazionali, avevo l’esigenza di poter presentare i nuovi progetti di cui mi occupo in maniera chiara ed esaustiva, argomentando eventuali risposte su obiezioni e o dubbi della contro parte.

In cosa si distingue da un corso di inglese?

Non è un corso ma un percorso che ti obbliga a preparare delle attività e delle presentazioni, a studiarle ed esporla al tuo coach. Prepari una simulazione di presentazione e/o di riunioni, la studi e poi la devi condividere in formati diversi, con un impegno costante ed importante, ti trovi “sotto pressione”, come peraltro succede nei contesti lavoratitvi quando non ti esprimi nella tua lingua madre. Rivedere la tua performance, con l’ausilio o meno dei commenti del coach, ti aiuta a capire meglio dove sbagli e dove hai conquistato un nuovo livello di apprendimento.

Cosa ha appreso?
Ho imparato a gestire meglio le conversazioni senza necessità di pensare in italiano e tradurre in inglese, a fare presentazioni più strutturate e chiare anche se non sono nella mia lingua, ad essere più curioso nella ricerca di nuove parole e verbi, apprendendo quotidianamente qualcosa di nuovo leggendo libri o riviste in inglese, e ad osare di più, allargando il mio vocabolario durante la conversazione.

Il parere di Franco Lorenzo Greco, Direttore Divisione Energia Power Systems, CATERPILLAR

“For sure I can confirm that working with you and with your methods is an interesting experience because it is a useful and different way to learn English and practice it. We could say that the approach is both a digital one (because skype sessions are used) and maintains a human touch (both during skype sessions and face to face session).
It is an ” improved e-learning”  method.
Very useful are “pills” of grammar given to prepare the sessions and the practice during the lessons based on every day needs in my job.”

MT Series – Effective Communication Training

Gli MT Series di Inventa Wide sono percorsi formativi in lingua inglese dedicati a quei manager che desiderano realizzare uno standing internazionale adeguato al proprio ruolo professionale.

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Gruppo di uomini e donne al lavoro di fronte a computer