Per gli HR Manager e i Responsabili Formazione, pianificare efficacemente la formazione in lingua significa influenzare sensibilmente la perfomance lavorativa della popolazione aziendale coinvolta.
Opero nella formazione da 15 anni e il mio obiettivo è quello di aiutarti a pianificare formazione che ti permetta di:
- ricevere complimenti ed aumentare il consenso sul tuo operato
- evitare lamentele dalle persone che metti in formazione (o peggio dal tuo Capo)
- non dover più rincorrere/convincere/pregare/motivare/minacciare le risorse che la tua azienda ha scelto di mettere in formazione.
Attenzione però c’è un ma (c’è sempre).
Lo possiamo fare solo se la tua Azienda ha un profilo internazionale e se le risorse hanno un contatto lavorativo (di qualsiasi genere) con persone che non parlano la stessa lingua. Questo è fondamentale perché, fai attenzione (perdona il tono, ma vorrei essere incisiva), non mi occupo di quella che viene chiamata formazione linguistica, bensì di formazione in lingua.
Qual è la differenza?
Semplice e chiaro. La differenza sta nel fatto che la formazione in lingua (a differenza della formazione linguistica) non ha come obiettivo l’acquisizione di competenze linguistiche fini a sé stesse, ma mira all’aumento delle performance lavorative indipendentemente dall’utilizzo della lingua.
Non è così chiaro e semplice?
Provo a spiegartelo meglio e lo faccio prendendo spunto da un progetto elaborato da poco per un mio cliente.
Il cliente in questione è un importante HR di una multinazionale americana. È responsabile della branch italiana. Ha un buon livello di inglese e, sostanzialmente, lavora in lingua inglese (che è la lingua aziendale imposta).
Il suo livello è buono, come ho detto, anche perché ha frequentato molti corsi di inglese, ma la sua modalità di comunicazione è, spesso, poco chiara e difficoltosa.
Come mai?
Per due motivi principali:
- Perché i corsi che ha frequentato non lavoravano specificatamente sulla sua situazione personale lavorativa
- Perché la sua comunicazione (sia se parla inglese che italiano) non è assertiva.
Lo ribadisco: il tuo (e mio) obiettivo non è aumentare le competenze linguistiche delle risorse che coinvolgerai nella formazione ma è fare in modo che facciano meglio quello che fanno, indipendentemente dalla lingua che usano. Pianificare efficacemente la formazione in lingua, significa quindi, impostare un percorso di apprendimento basato sull’aumento della performance lavorativa. Se la formazione è impostata secondo questo criterio non avrai più problemi di:
- Motivazione, perché le persone vedranno risultati concreti e miglioramenti effettivi
- Lamentele, perché ti ringrazieranno e ti riterranno la persona che ha cambiato le cose in meglio
- Gestione del tempo da dedicare alla formazione, perché lo faremo noi per te mettendo in atto un percorso capace di modularsi secondo gli impegni e le trasferte.
Come è possibile, quindi, pianificare efficacemente la formazione in lingua in azienda?
Il punto di partenza è sicuramente uscire dagli schemi consolidati e avere un atteggiamento più innovativo.
Se vuoi capire meglio cosa intendo, ti invito a contattarmi tramite Linkedin o a continuare leggendo il post “Imparare una lingua: questione di approccio non di metodo”